Urbino, Pesaro e Fano ospitano dal 13 aprile al 3 settembre 2017 l’esposizione eccezionale di oltre ottanta opere di un patrimonio artistico quasi sconosciuto, a cura del critico d’arte Vittorio Sgarbi: dipinti, sculture e oggetti di proprietà di fondazioni bancarie, istituzioni e collezionisti privati. La mostra è allestita a Palazzo Ducale, Sale del Castellare, a Urbino; Museo Archeologico e Pinacoteca del Palazzo Malatestiano a Fano; Musei Civici di Palazzo Mosca a Pesaro.
La Mostra
Non c’è, probabilmente, nella storia umana e nella sua espressione attraverso l’arte, momento più alto e fervido d’invenzioni di quello che va dalla metà del Quattrocento alla metà del Cinquecento, da Piero della Francesca a Pontormo.
A Firenze, e non solo a Firenze, ma a Venezia, a Ferrara, nelle Marche, in Sicilia, in Sardegna, in Friuli, in Lombardia, gli artisti danno vita a quello che è stato chiamato, con azzeccata definizione, Rinascimento. Anche prima di quegli anni l’arte era stata sublime, ma Piero della Francesca la arricchisce di una intelligenza che trasforma la pittura in pensiero, in teorema, ben oltre le esigenze devozionali.
In occasione della mostra “Rinascimento se Urbino, Pesaro e Fano ospitano dal 13 aprile al 3 settembre 2017 l’esposizione eccezionale di oltre ottanta opere di un patrimonio artistico quasi sconosciuto, a cura del critico d’arte Vittorio Sgarbi: dipinti, sculture e oggetti di proprietà di fondazioni bancarie, istituzioni e collezionisti privati. La mostra è allestita a Palazzo Ducale, Sale del Castellare, a Urbino; Museo Archeologico e Pinacoteca del Palazzo Malatestiano a Fano; Musei Civici di Palazzo Mosca a Pesaro